Quaderni di Storia, Vol VI: lo Statuto Albertino (2023)
Palma Giuseppe: "QUADERNI DI STORIA, Vol. VI: lo Statuto Albertino", Amazon, Independently published (2023).
Sinossi:
Con i suoi “Quaderni di storia”, giunti al sesto volume, l’avvocato Giuseppe Palma analizza il contenuto dello Statuto Albertino del 1848 e ne spiega i principali meccanismi, mettendone in risalto anche i mutamenti sostanziali scaturiti dalla prassi parlamentare e costituzionale. La spiegazione dello Statuto è preceduta da una completa premessa storica. Il terzo capitolo riporta invece il testo originale ed integrale dello Statuto.
Per meglio comprendere il significato delle Costituzioni e degli Statuti di metà Ottocento, occorre capire – scrive Palma - cosa è stata la Restaurazione. Dopo la Rivoluzione francese e l’Era napoleonica, che di fatto avevano scardinato l’assolutismo monarchico sin dalle sue fondamenta, il Congresso di Vienna tenterà (riuscendovi per poco più di trent’anni) di restaurare proprio l’assolutismo monarchico scardinato dalla Rivoluzione. Fatta eccezione per la Francia, dove Luigi XVIII non volle tornare all’Ancien Régime, tanto è vero che concesse sin da subito una Costituzione, negli altri Stati europei i Re, Duchi o Imperatori tornarono ad essere tali per diritto divino, come se i venticinque anni di Rivoluzione francese ed Impero napoleonico non fossero mai esistiti. Per questo, la concessione di una Costituzione o di uno Statuto in Stati come ad esempio l’Impero austriaco, il Regno di Sardegna o il Regno di Napoli era un qualcosa di inconcepibile. Non tanto per via della concessione di alcuni diritti in quanto tali, ma soprattutto per il fatto che il Re dovesse dividere il suo potere – uno e trino, di derivazione divina – con altri organismi come ad esempio il Parlamento: è questo il vero punto di sconfitta della Restaurazione. Punto di non ritorno dopo il Quarantotto.
