Palma Giuseppe: “LA RIVOLUZIONE FRANCESE. Storia, legislazione e processi”, Independently published, ottobre 2022.
Sinossi:
Se nel corso del Medioevo il potere dei Re fu, il più delle volte, sottoposto al controllo di alcuni corpi intermedi della società – come ad esempio la Cavalleria o la Nobiltà -, dalla seconda metà del Seicento in avanti si affermò in tutta Europa il concetto dell’assolutismo monarchico riassumibile nella locuzione “L’étatc'est moi” - lo Stato sono io - attribuita a Luigi XIV. I corpi intermedi, in particolare la Nobiltà, esercitavano i diritti feudali sui propri territori riscuotendo i tributi dalla popolazione. Il Terzo e Quarto Stato (Borghesia e Popolo) erano gli unici a pagare tasse e tributi, sia al feudatario che al Re, salvo la concessione del Regio Demanio da parte della Casa regnante.
La Rivoluzione francese scardinò questo sistema trasferendo il potere di imperio dalle Case regnanti alla Borghesia, più in generale dall’Aristocrazia alla Borghesia produttiva (industriale, commerciale, delle professioni e finanziaria), mantenendo il più delle volte i Re sui loro troni ma circoscrivendone i poteri nelle Costituzioni nazionali. Milletrecento anni di Feudalesimo, fatto di rigide gerarchie tanto politiche quanto economico-sociali, lasciavano il passo alla Borghesia produttiva legittimata da assemblee elettive espressione di un corpo elettorale fatto a sua immagine e somiglianza. Il popolo, dal punto di vista dei benefici, resterà inizialmente fuori da questo processo epocale.
Con questo suo nuovo saggio storico-giuridico, il terzo sull’argomento, l’avvocato Giuseppe Palma racconta l’intera storia della Rivoluzione francese (dal 1789 al 1794) attraverso i fatti, le leggi e i processi.
In particolare, l’autore concentra la sua analisi su sette punti: 1) le conquiste della Borghesia e il passaggio dalla monarchia assoluta a quella costituzionale; 2) il mutamento di rotta della Rivoluzione dopo la fuga di Varennes e l’eccidio del Campo di Marte; 3) i più importanti provvedimenti legislativi dell’esperienza rivoluzionaria; 4) la divisione in fazioni prima e dopo la caduta della monarchia; 5) i processi a Luigi XVI, a Maria Antonietta e a Georges Jacques Danton; 6) il fallimento della cultura del sospetto; 7) le conseguenze della Rivoluzione.
La consultazione di una copiosa bibliografia fornisce al volume attendibilità storica e scientifica.